Biografia

Vlatka Horvat (Čakovec, Croazia, 1974) indaga i rapporti precari tra i corpi, gli oggetti, il contesto urbano e la natura, ridisegnando e immaginando i confini fisici, sociali, psicologici e ambientali che si sperimentano nella vita quotidiana. La sua pratica esplora il modo in cui le cose occupano, negoziano e condividono lo spazio e come i gesti di organizzazione e riorganizzazione delle relazioni spaziali svolgano anche un certo riordino delle dinamiche sociali. Horvat è particolarmente interessata a ciò che lei stessa considera come un insieme di relazioni disordinate, “problematiche” o disfunzionali, in cui elementi come l’equilibrio o la stabilità vengono compromessi e dove la funzione consolidata/abituale degli oggetti viene messa scherzosamente in discussione. Affrontando le possibilità di trasformazione e cambiamento, le sue opere rivelano una certa qualità speculativa o propositiva. L’artista mette spesso in atto alcuni rovesciamenti e inversioni dell’ordine spaziale e sociale stabilito, coinvolgendo oggetti, materiali, corpi, immagini ed elementi dell’architettura, ed inviando a ripensare la nozione di “limite” o di “margine.” In questo modo, molti dei progetti di Horvat sono organizzati intorno ad una serie di restrizioni autoimposte, una sorta di cornice basata su regole all’interno della quale si svolge un’attività. L’artista cerca di mettere in scena un incontro tra il suo sistema di regole e l’attività aperta, giocosa e improvvisata che si svolge al suo interno.

Vlatka Horvat vive e lavora a Londra, dove si è trasferita dopo aver vissuto venti anni negli Stati Uniti. Ha conseguito una laurea triennale in Teatro al Columbia College di Chicago, un master in Performance Studies presso la Northwestern University, Evanston, Illinois e un dottorato di ricerca alla Roehampton University di Londra.

Tra le mostre personali: PEER, Londra (2022); GAEP Gallery, Bucarest (2020); Museo di Arte Contemporanea, Zagabria (2018); Renata Fabbri, Milano (2017 and 2023); Museums Sheffield (2017); Wilfried Lentz, Rotterdam (2016); CAPRI Raum, Düsseldorf (2016); Zak | Branicka Gallery, Berlino (2015 e 2011); MMC Multimedia Centre, Pula (2014); Galerija SC, Zagabria (2014); Disjecta Contemporary Art Center, Oregon (2013); annex14, Zurigo (2013 e 2012); Boston University Art Gallery (2012); Rachel Uffner Gallery, New York (2012); Bergen Kunsthall (2011); The Kitchen, New York (2009) e Galerija Nova, Zagabria (2005), tra le altre.

Tra i recenti progetti commissionati: PUBLICS (Helsinki), Kunsthalle Wien, il festival Zurcher Theater Spektakel, il Padiglione della Croazia alla 16ª Biennale di Architettura di Venezia, un’opera di tre mesi per il programma “Art in the Public Space” della Città di Zurigo, una serie di eventi in un negozio di fiori dismesso per VOLT (Bergen) e installazioni per il Bard Center for Curatorial Studies (NY), Bunkier Sztuki (Cracovia), Marta Herford Museum (Herford), Kunsthalle Osnabrück, il 53° Salon d’Ottobre (Belgrado), Stroom (L’Aia), “Greater New York” al MoMA PS1 (NYC), MGLC e Galerija Škuc (entrambi a Lubiana), la Triennale di Aichi (Nagoya) e la 11ª Biennale di Istanbul.

Le performance di Horvat sono state presentate in numerosi spazi e festival, tra cui: LIFT –London International Festival of Theatre, KAAI Studios (Bruxelles), HAU Hebbel am Ufer (Berlino),Fondation Cartier (Parigi), KunstFestSpiele Herrenhausen (Hannover), INKONST (Malmo),Tanzquartier Wien (Vienna), Malta Festival (Poznan), Teatro Maria Matos (Lisbon), Meteor Festival (Bergen), PACT Zollverein (Essen), Haus der Kulturen der Welt (Berlino), Frascati (Amsterdam), Alkantara Festival (Lisbona), Tanzquartier Wien (Vienna), Clockshop e Outpost for Contemporary Art (entrambe Los Angeles), Jerusalem Show (Jerusalem and Ramallah).

Horvat è docente di Belle Arti al Central Saint Martins a Londra.

 

Vlatka Horvat (Čakovec, Croazia, 1974) indaga i rapporti precari tra i corpi, gli oggetti, il contesto urbano e la natura, ridisegnando e immaginando i confini fisici, sociali, psicologici e ambientali che si sperimentano nella vita quotidiana. La sua pratica esplora il modo in cui le cose occupano, negoziano e condividono lo spazio e come i gesti di organizzazione e riorganizzazione delle relazioni spaziali svolgano anche un certo riordino delle dinamiche sociali. Horvat è particolarmente interessata a ciò che lei stessa considera come un insieme di relazioni disordinate, “problematiche” o disfunzionali, in cui elementi come l’equilibrio o la stabilità vengono compromessi e dove la funzione consolidata/abituale degli oggetti viene messa scherzosamente in discussione. Affrontando le possibilità di trasformazione e cambiamento, le sue opere rivelano una certa qualità speculativa o propositiva. L’artista mette spesso in atto alcuni rovesciamenti e inversioni dell’ordine spaziale e sociale stabilito, coinvolgendo oggetti, materiali, corpi, immagini ed elementi dell’architettura, ed inviando a ripensare la nozione di “limite” o di “margine.” In questo modo, molti dei progetti di Horvat sono organizzati intorno ad una serie di restrizioni autoimposte, una sorta di cornice basata su regole all’interno della quale si svolge un’attività. L’artista cerca di mettere in scena un incontro tra il suo sistema di regole e l’attività aperta, giocosa e improvvisata che si svolge al suo interno.

Vlatka Horvat vive e lavora a Londra, dove si è trasferita dopo aver vissuto venti anni negli Stati Uniti. Ha conseguito una laurea triennale in Teatro al Columbia College di Chicago, un master in Performance Studies presso la Northwestern University, Evanston, Illinois e un dottorato di ricerca alla Roehampton University di Londra.

Tra le mostre personali: PEER, Londra (2022); GAEP Gallery, Bucarest (2020); Museo di Arte Contemporanea, Zagabria (2018); Renata Fabbri, Milano (2017 and 2023); Museums Sheffield (2017); Wilfried Lentz, Rotterdam (2016); CAPRI Raum, Düsseldorf (2016); Zak | Branicka Gallery, Berlino (2015 e 2011); MMC Multimedia Centre, Pula (2014); Galerija SC, Zagabria (2014); Disjecta Contemporary Art Center, Oregon (2013); annex14, Zurigo (2013 e 2012); Boston University Art Gallery (2012); Rachel Uffner Gallery, New York (2012); Bergen Kunsthall (2011); The Kitchen, New York (2009) e Galerija Nova, Zagabria (2005), tra le altre.

Tra i recenti progetti commissionati: PUBLICS (Helsinki), Kunsthalle Wien, il festival Zurcher Theater Spektakel, il Padiglione della Croazia alla 16ª Biennale di Architettura di Venezia, un’opera di tre mesi per il programma “Art in the Public Space” della Città di Zurigo, una serie di eventi in un negozio di fiori dismesso per VOLT (Bergen) e installazioni per il Bard Center for Curatorial Studies (NY), Bunkier Sztuki (Cracovia), Marta Herford Museum (Herford), Kunsthalle Osnabrück, il 53° Salon d’Ottobre (Belgrado), Stroom (L’Aia), “Greater New York” al MoMA PS1 (NYC), MGLC e Galerija Škuc (entrambi a Lubiana), la Triennale di Aichi (Nagoya) e la 11ª Biennale di Istanbul.

Le performance di Horvat sono state presentate in numerosi spazi e festival, tra cui: LIFT –London International Festival of Theatre, KAAI Studios (Bruxelles), HAU Hebbel am Ufer (Berlino),Fondation Cartier (Parigi), KunstFestSpiele Herrenhausen (Hannover), INKONST (Malmo),Tanzquartier Wien (Vienna), Malta Festival (Poznan), Teatro Maria Matos (Lisbon), Meteor Festival (Bergen), PACT Zollverein (Essen), Haus der Kulturen der Welt (Berlino), Frascati (Amsterdam), Alkantara Festival (Lisbona), Tanzquartier Wien (Vienna), Clockshop e Outpost for Contemporary Art (entrambe Los Angeles), Jerusalem Show (Jerusalem and Ramallah).

Horvat è docente di Belle Arti al Central Saint Martins a Londra.

 

Info
Sito internet
www.vlatkahorvat.com
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    Ritratto
    Vlatka Horvat
    Vlatka Horvat
    Ph. Vanja Babic
    Video
    Vlatka Horvat in conversation with Tevž Logar
    Vlatka Horvat in conversation with the curator Tevž Logar about the vulnerability of the body, the question of presence, and the creative process behind some of her most poignant works
    Vlatka Horvat – ... of bread, wine, cars, security and peace
    Vlatka Horvat on her works commissioned for the exhibition '... of bread, wine, cars, security and peace’ at Kunsthalle Wien
    Vlatka Horvat artist talk at Kunsthalle Bergen
    Tim Etchells and Vlatka Horvat: Thinking Back to What You Said
    An exchange between artists Vlatka Horvat and Tim Etchells as part of the program Evenings with WHW Akademija, in which the two artists talk about their own work and about each other’s work.
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