Biografia

Dal 2014 Gaia De Megni (Santa Margherita Ligure, 1993) realizza progetti con differenti media tra scultura, video e performance.

Il suo lavoro analizza le possibilità di un’immagine, attraverso la frantumazione dell’immaginario occidentale e le sue rappresentazioni, guardando prevalentemente alle immagini in movimento (l’archivio cinematico e digitale) per ritrovarne matrici individuali e collettive. Costante è l’interesse verso la possibilità di trovare un equilibrio tra monumento e movimento, tra solido e liquido.

Gaia De Megni vive e lavora tra Roma e Milano. Si forma in Arti Visive e Studi Curatoriali alla NABA di Milano, approfondendo gli studi con il Master MAP_PA in Arti performative organizzato da Palaexpo e Accademia di Belle Arti di Roma.

I progetti recenti includono AFELIO (performance 2023), Il mito dell’Eroe (video e performance 2021), Il mito dell’Androgino (sculture 2020), Dedalo (sculture 2020), Il peso del Tuono (performance 2021), Amore Giovane (fotografia 2020). Ha partecipato a mostre personali e collettive tra cui: Woodland, Teatro dei ragazzi (Torino 2023); Ekrani i Artit (Shkodër, Albania 2022); mostra collettiva al Castello delle Mura di Roma in occasione di Talent Prize INSIDEART (Roma 2021); Hypermaremma (Maremma Toscana 2021); Blackout, a cura di Ana Dević, Pierre Bal-Blanc, Marco Scotini, Carol Yinghua Lu and Liu Ding e pubblicato sulla rivista Artribune (2021); Studio Visit – 30 artisti per 30 giorni, a cura di Adrian Paci e pubblicata da Fondazione Pini e Boîte Editions (2021); Maker Fair curata da Artoday (Roma, 2020); Esterno Notte a cura di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia (Torino, 2020); The Wild State, Ars Electronica Festival (Linz 2020); San Carlo, San Carlo al Lazzaretto (Milano 2019); PROPAGANDA, a cura di Marcello Maloberti, Museo del Novecento (Milano 2019).

Ha inoltre vinto il premio d’arte città di Monza Biennale dei giovani (2017), il premio Arte Accademia del DUCATO prize (2019), il premio Lydia (2019), il Pini Art Prize di Fondazione Pini (2023) ed è stata selezionata tra i nove finalisti del Talent Prize 2021.

Dal 2014 Gaia De Megni (Santa Margherita Ligure, 1993) realizza progetti con differenti media tra scultura, video e performance.

Il suo lavoro analizza le possibilità di un’immagine, attraverso la frantumazione dell’immaginario occidentale e le sue rappresentazioni, guardando prevalentemente alle immagini in movimento (l’archivio cinematico e digitale) per ritrovarne matrici individuali e collettive. Costante è l’interesse verso la possibilità di trovare un equilibrio tra monumento e movimento, tra solido e liquido.

Gaia De Megni vive e lavora tra Roma e Milano. Si forma in Arti Visive e Studi Curatoriali alla NABA di Milano, approfondendo gli studi con il Master MAP_PA in Arti performative organizzato da Palaexpo e Accademia di Belle Arti di Roma.

I progetti recenti includono AFELIO (performance 2023), Il mito dell’Eroe (video e performance 2021), Il mito dell’Androgino (sculture 2020), Dedalo (sculture 2020), Il peso del Tuono (performance 2021), Amore Giovane (fotografia 2020). Ha partecipato a mostre personali e collettive tra cui: Woodland, Teatro dei ragazzi (Torino 2023); Ekrani i Artit (Shkodër, Albania 2022); mostra collettiva al Castello delle Mura di Roma in occasione di Talent Prize INSIDEART (Roma 2021); Hypermaremma (Maremma Toscana 2021); Blackout, a cura di Ana Dević, Pierre Bal-Blanc, Marco Scotini, Carol Yinghua Lu and Liu Ding e pubblicato sulla rivista Artribune (2021); Studio Visit – 30 artisti per 30 giorni, a cura di Adrian Paci e pubblicata da Fondazione Pini e Boîte Editions (2021); Maker Fair curata da Artoday (Roma, 2020); Esterno Notte a cura di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia (Torino, 2020); The Wild State, Ars Electronica Festival (Linz 2020); San Carlo, San Carlo al Lazzaretto (Milano 2019); PROPAGANDA, a cura di Marcello Maloberti, Museo del Novecento (Milano 2019).

Ha inoltre vinto il premio d’arte città di Monza Biennale dei giovani (2017), il premio Arte Accademia del DUCATO prize (2019), il premio Lydia (2019), il Pini Art Prize di Fondazione Pini (2023) ed è stata selezionata tra i nove finalisti del Talent Prize 2021.

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