Riguardo la mostra

Renata Fabbri è lieta di presentare We can work it out, una mostra collettiva che riunisce i lavori di dieci artisti legati alla ricerca della galleria: Bea Bonafini, Ana Cardoso, T-Yong Chung, Elif Erkan, Clarissa Falco, Matthieu Haberard, Sophie Ko, Giovanni Kronenberg, Andrea Martinucci, Giulio Saverio Rossi.

Concepita come progetto speciale o contrappunto alla programmazione ufficiale della galleria, We can work it out nasce come tentativo di risposta e reazione all’esperienza di incertezza e rallentamento che negli ultimi mesi ha colpito l’intero sistema artistico. Di fronte a forti interrogativi rispetto al proprio ruolo come entità culturale e luogo di confronto, la galleria Renata Fabbri ha sentito con urgenza la necessità di ripensare il suo percorso. Come si evince dall’affermazione del titolo, la mostra lascia intendere un atteggiamento propositivo verso l’avvenire, così come la scoperta di nuove possibilità, immaginabili e immaginifiche, insite nello stesso processo di risoluzione e superamento di un ostacolo.

We can work it out è un invito all’azione e alla fruizione, un manifesto che la galleria ha concepito in un  momento di difficoltà globale e che, attraverso il riavvicinamento fisico all’esperienza artistica negli spazi della galleria, si presenta come dialogo fra pratiche ed espressioni differenti, a sostegno della molteplicità dei linguaggi che costituiscono il mondo dell’arte contemporanea. Attraverso la selezione e l’accostamento di contributi visuali, pittorici e scultorei, We can work it out riunisce gli artisti in mostra intorno alla ricerca della galleria, guardando con autocritica verso ciò che è stato ieri e con fiducia verso ciò che sarà domani.

Renata Fabbri è lieta di presentare We can work it out, una mostra collettiva che riunisce i lavori di dieci artisti legati alla ricerca della galleria: Bea Bonafini, Ana Cardoso, T-Yong Chung, Elif Erkan, Clarissa Falco, Matthieu Haberard, Sophie Ko, Giovanni Kronenberg, Andrea Martinucci, Giulio Saverio Rossi.

Concepita come progetto speciale o contrappunto alla programmazione ufficiale della galleria, We can work it out nasce come tentativo di risposta e reazione all’esperienza di incertezza e rallentamento che negli ultimi mesi ha colpito l’intero sistema artistico. Di fronte a forti interrogativi rispetto al proprio ruolo come entità culturale e luogo di confronto, la galleria Renata Fabbri ha sentito con urgenza la necessità di ripensare il suo percorso. Come si evince dall’affermazione del titolo, la mostra lascia intendere un atteggiamento propositivo verso l’avvenire, così come la scoperta di nuove possibilità, immaginabili e immaginifiche, insite nello stesso processo di risoluzione e superamento di un ostacolo.

We can work it out è un invito all’azione e alla fruizione, un manifesto che la galleria ha concepito in un  momento di difficoltà globale e che, attraverso il riavvicinamento fisico all’esperienza artistica negli spazi della galleria, si presenta come dialogo fra pratiche ed espressioni differenti, a sostegno della molteplicità dei linguaggi che costituiscono il mondo dell’arte contemporanea. Attraverso la selezione e l’accostamento di contributi visuali, pittorici e scultorei, We can work it out riunisce gli artisti in mostra intorno alla ricerca della galleria, guardando con autocritica verso ciò che è stato ieri e con fiducia verso ciò che sarà domani.

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